In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
(Carl Gustav Jung)



Se dovessi pensare ad una metafora per spiegare la mente umana, direi che è come l’universo: non lo si può osservare direttamente, ma solo attraverso particolari strumenti e per questo, molti dei meccanismi che lo regolano, rimangono oscuri. Rimanendo in metafora, mi piace pensare che lo psicologo sia un pò come il fisico che studia l’universo. Secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg, l’osservatore che studia un fenomeno, lo influenza nel momento stesso in cui inizia ad osservarlo, in altre parole il sistema di credenze dell’osservatore determina l’esistenza della realtà nella forma in cui egli crede che sia. Come il fisico, anche lo psicologo quando osserva un fenomeno della mente umana, ne è coinvolto in prima persona e lo influenza già solo per il fatto di osservarlo. Ed è per questo che credo sia importante per lo psicologo occuparsi soprattutto di relazioni, solo attraverso il modo di stare in relazione con l’altro è possibile entrare in contatto col suo mondo. Solo dopo che i mondi dello psicologo e dell’utente entrano in contatto, può nascere uno spazio di espressione, di riflessione e di sviluppo.